Dubai è una città neonata, vista con gli occhi della vecchia Europa.
Una città in cui le nostre ancore identitarie si scardinano.
Inutile cercare persone che camminano ai lati della strada, spesso per chilometri non ci sono né marciapiedi né passaggi pedonali. Le piazze all'aperto sono un arredo urbano superfluo, in un paese in cui per gran parte dell'anno si superano i 40 gradi.
Una città in cui la popolazione è composta per appena il 20% da autoctoni: l'80% è costituito da immigrati.

"i nonluoghi sono incentrati solamente sul presente e sono altamente rappresentativi della nostra epoca, che è caratterizzata dalla precarietà assoluta, dalla provvisorietà, dal transito e dal passaggio e da un individualismo solitario. Le persone transitano nei nonluoghi ma nessuno vi abita."(cit.Marc Augé)

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Dubai is a fledgling city, seen through the eyes of old Europe.
A city in which our identity anchors come unhinged.
It is useless to look for people walking by the side of the road, often for miles there are no sidewalks or crosswalks. Outdoor plazas are superfluous street furniture in a country where for much of the year it is over 40 degrees.
A city where the population is barely 20 percent natives: 80 percent are immigrants.

"nonplaces are focused only on the present and are highly representative of our age, which is characterized by absolute precariousness, impermanence, transit and passing, and lonely individualism. People transit in nonplaces but no one lives there."(cit.Marc Augé)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

:2014-2015
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